Pulire... come?

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anto601960
view post Posted on 17/4/2012, 09:49     +2   +1   -1




Abbiamo parlato dei vegani, e non sò perchè ma l'ho collegato a questo tema...

CASA ECOLOGICA: GUIDA ALL'AUTOPRODUZIONE DEI DETERSIVI. (Ross)




Avere una casa ecologica non vuol dire solo avere una casa passiva, a basso impatto ambientale e a forte risparmio energetico: realizzare prodotti fai da te è un’ottima strada per dare alle proprie azioni quotidiane un impatto zero e per far abbassare i livelli d’inquinamento ambientale prodotti da ognuno di noi. Un esempio concreto e fattibile è quello dell’auto-produzione dei detersivi: ecco una pratica e semplice guida per riuscirci al meglio.


L’auto-produzione dei detersivi vi permetterà, infatti, una netta diminuzione dei contenitori di plastica e di conseguenza del correlato smaltimento dei rifiuti. Inoltre, potrete avere dei prodotti per la cura dei vostri capi che avrete la sicurezza essere totalmente naturali, proprio perché realizzati con le vostre mani. Se deciderete invece di produrre da voi i detersivi -oltre a risparmiare altra dose di inquinamento al Pianeta Terra- potrete evitare anche la spesa in detersivi naturali ma comunque più costosi.

Potete realizzare, ad esempio, uno spray al bicarbonato, soluzione ottimale per la pulitura di vetri, lavello e piano lavoro per la cucina, oltre che per la pulizia di forno e frigo. Potete perfino utilizzare questo spray per un pre-trattamento dei piatti prima di farli finire in lavastoviglie. Per realizzare questo semplice e utile prodotto bastano 48 grammi di bicarbonato di sodio e mezzo litro d’acqua. L’ideale sarebbe utilizzare acqua distillata, perché purtroppo l’acqua del rubinetto contiene comunque del calcare che, ad esempio, tende a lasciare dei fastidiosi aloni sui vetri. Il processo di realizzazione comunque è semplicissimo: basta, infatti, mettere dell’acqua in un apposito contenitore e aggiungere gradatamente il bicarbonato, mescolando il tutto e sciogliendo eventuali grumi: a questo punto, potrete mettere il composto in uno spruzzino vuoto e pulito e iniziare subito ad utilizzarlo.

Per una perfetta pulizia del bagno, soprattutto dei sanitari, e delle pentole con residui di cibo leggermente bruciato, l’ideale è la crema detergente al bicarbonato. La sua leggera proprietà abrasiva la rende ottimale per queste superfici, mentre l’olio essenziale di timo e bergamotto contiene preziose caratteristiche antibatteriche.
Per fare questa crema basta un solo cucchiaio di bicarbonato di sodio, acqua quanto basta, due gocce di detersivo per piatti (ancor meglio se biologico) e altre due gocce, in questo caso dell’olio essenziale delle profumazioni sopra elencate. Per realizzare il composto è necessario anche in questo amalgamare il tutto al meglio, in questo caso ottenendo un composto dalla consistenza simile allo yogurt.

L’ultimo consiglio utile per la pulizia della vostra casa è quello del brillantante fai da te, utilissimo per le sue proprietà disincrostanti e anti-calcare. La realizzazione in questo caso richiede 150 gr di acido citrico e un litro di acqua distillata, possibilmente tiepida, dove l’uno viene sciolto nell’altra. Se l’acqua distillata negli altri composti era preferibile, in questo è decisamente obbligatoria per la corretta creazione e messa in opera del prodotto.

Fonte: ecoo.it; photo: elisa gianni


Candeggina

La candeggina è una sostanza chimica altamente inquinante. Sarebbe bene evitarla, perché al problema inquinamento si aggiungono i pericoli per la salute. Alcune persone molto incautamente commettono errori gravissimi di manipolazione, miscelandola con sostanze acide. La candeggina a contatto con gli acidi sviluppa fumi tossici e molte persone finiscono in ospedale...
Viene impiegata un po' per tutto e in gran quantità con leggerezza e superficialità. L'odore a parere mio disgustoso è diventato sinonimo di igiene. Si pensa che sia una sostanza indispensabile per l'igiene della casa e del bucato e che abbandonarla significhi dover rinunciare alla sua azione insostituibile di sbiancante e disinfettante, sia per il bucato sia per le pulizie in genere. Io non ne acquisto più da ormai 10 anni e posso garantirvi che esistono soluzioni alternative non inquinanti. Nonostante l'assenza di candeggina in casa mia, nessuno ha mai accusato alcun problema di salute legato alla sua carenza, anzi! Insomma vi assicuro che non ne sentiamo la mancanza.

Per alcune pulizie la candeggina può essere sostituita dall'acqua ossigenata ed è ciò di cui parleremo oggi.
L'acqua ossigenata che useremo però, non è quella a 12 volumi normalmente presente in tutte le case per disinfettare le ferite. Quella che ci occorre è molto più potente. Si tratta di acqua ossigenata a 130 volumi.
Iniziamo con l'esaltare le sue qualità: sbiancante, igienizzante, disinfettante, assolutamente biodegradabile.
Per contro si tratta di una sostanza molto pericolosa che bisogna imparare a trattare con "rispetto".
L'acqua ossigenata a 130 volumi: favorisce la combustione, provoca ustioni, è corrosiva.
Non lasciamoci ingannare dal suo colore innocente, la sua pericolosità è pari a quella dell'acido muriatico. Questo non significa che non si deve utilizzare, ma che è importante capirne la pericolosità per non commettere leggerezze nel manipolarla.
Pertanto chi decidesse di acquistarne deve ricordarsi di riporla in luogo fresco e soprattutto lontano dalla portata di bambini e animali domestici. Cerchiamo di non trascurare nemmeno la sua azione corrosiva, quindi evitiamo di toccarla con le mani e soprattutto attenzione agli schizzi.
Dove trovare una sostanza così pericolosa?
Non possiamo trovarla al supermercato, non tanto per la sua pericolosità, come si sa nei supermercati si trova in tutta tranquillità candeggina, acido muriatico e altre sostanze pericolose, quanto per il fatto che si tratta di un prodotto sconosciuto nell'ambito delle pulizie domestiche.
E' una sostanza che viene impiegata per sbiancare il legno, perciò è facile trovarla negli scaffali dei negozi fai-da-te, bricolage e hobbistica. In tutte i punti dove si lavora il legno. Molte ferramenta ne sono fornite. In caso di difficoltà si può acquistare anche online e nelle farmacie disposte a fornircela.
Attenzione però, l'acqua ossigenata da farmacia è un prodotto d'elite, pertanto mezzo litro può costare anche 7.00 euro contro i 3.00 al litro di quella impiegata in hobbistica.

Vediamo come utilizzarla.



Per sbiancare il bucato in lavatrice
E' senz'altro l'impiego più interessante che si può fare dell'acqua ossigenata a 130 volumi.
C'è bisogno di una raccomandazione però, non si deve esagerare, né come quantità, né come frequenza dei trattamenti sbiancanti. A lungo andare l'ossigeno consuma i tessuti, perciò è bene utilizzarla con moderazione, sebbene mi sembra che anche la candeggina, seppur per ragioni diverse non scherzi quanto a corrodere la biancheria...
In lavatrice l'acqua ossigenata per attivarsi e liberare ossigeno ha bisogno di una temperatura non inferiore ai 60 gradi. Con una temperatura di 60 gradi agisce come sbiancante e disinfettante. Per un'azione sbiancante a temperature inferiori si può utilizzare il percarbonato di sodio (da non confondere con il perborato), troverete indicazioni più precise per gli acquisti del percarbonato in coda all'articolo sapone ALGA per lavatrice.

Quantità e modalità d'uso dell'acqua ossigenata in lavatrice:
Diluire 1 cucchiaio di acqua ossigenata (con le dovute precauzioni) in mezzo bicchiere d'acqua e versare direttamente nel cestello della lavatrice insieme al detersivo o sapone, prima di mettere la biancheria. Acqua ossigenata e detersivo devono lavorare insieme ad una temperatura non inferiore ai 60°. Se si decide di fare un prelavaggio, l'acqua ossigenata andrà versata nella vaschetta della lavatrice mentre raccoglie l'acqua per la fase di lavaggio (non nel prelavaggio).
Non fatevi prendere la mano solo perchè 1 cucchiaio vi sembra poco... lo so, sembra poca, ma l'acqua ossigenata è potentissima ed 1 cucchiaio è più che sufficiente.

Per sbiancare il lavandino
Il lavandino della mia cucina è di ferro verniciato. Comincia ad essere un po' vecchiotto avendo compiuto 16 anni. Dove la vernice si è assottigliata e soprattutto nei punti di maggior attrito, si è graffiato e nelle scanalature dei graffi si scurisce spesso. I graffi si colorano di nero, forse anche a causa dei fondi di caffè. Con un trattamento saltuario con acqua ossigenata (anziché candeggina) lo rimetto a nuovo. L'unica differenza evidente che si riscontra tra la candeggina e l'acqua ossigenata è il tempo di azione, decisamente più lungo per l'acqua ossigenata.
Per sbiancare il lavandino, che può essere anche di quelli in porcellana di un tempo, si prende un straccio di cotone bianco bello grande. Si bagna e si strizza bene. Si distende nel lavello (anche un po' arruffato) sui punti da schiarire e ci si versa sopra l'acqua ossigenata in quantità discreta, sufficiente a penetrare il tessuto e raggiungere la parte inferiore. A questo punto per avere un contatto più diretto tra la superficie da trattare e lo straccio impregnato di acqua ossigenata, si può mettere un peso sullo straccio. Io metto una bacinella o un'insalatiera piena di qualcosa in grado di esercitare una certa pressione.
Si lascia così per qualche ora, ogni tanto si può girare lo straccio (indossando i guanti). Se si ha la possibilità sarebbe ancora meglio lasciare lo straccio sulle macchie per tutta la notte.
La mattina seguente si rimuove tutto e come per incanto tutto è diventato bianco.
Non rimane che sciacquare.

Per eliminare la muffa dal bordo della vasca da bagno
Come è noto l'acqua e l'umidità del bagno portano alla formazione della muffa.
Il punto più critico è è il bordo tra vasca e mattonelle a parete, perché quando c'è umidità in bagno, soprattutto dopo la doccia, si formano delle goccioline che scendono lungo le pareti delle mattonelle e vanno a fermarsi proprio su quel bordo trasformandolo nel punto più vulnerabile e facilmente attaccabile della muffa.
Versiamo dell'acqua ossigenata a 130° direttamente sui bordi. Subito dopo versiamo del bicarbonato e aiutandoci con un vecchio spazzolino da denti facciamo una poltiglia.
Strofiniamo un po' (sempre indossando i guanti), poi facciamola aderire sui bordi e lasciamola per qualche ora. Ogni tanto torniamo a strofinare.
Quando tutto è perfettamente sbiancato non resta che sciacquare.

L'acqua ossigenata può essere impiegata in altri svariati modi, sicuramente utilizzandola ne scoprirete e inventerete di nuovi.

Ammorbidiamo con l'aceto bianco!

Possiamo ammorbidire la biancheria in lavatrice ed evitare incrostazioni di calcare efficacemente utilizzando l'aceto che abbiamo in casa.
Con soli 100 ml di aceto bianco nella vaschetta dell'ammorbidente (senza aggiungere nessun altro prodotto chimico, a scapito della sua efficacia) si ottiene una biancheria soffice e si preserva la lavatrice dalle incrostazioni calcaree.

L'odore pungente dell'aceto scompare dopo un quarto d'ora di esposizione all'aria della biancheria ma, se dovesse persistere, sarà sufficiente ridurne il dosaggio.
(p.s. io ultimamente lo stò usando e funziona, lo uso anche per diluire i detersivi per i piatti e detergenti per la casa...anche se leggendo di tutto e di più, ridurro anche questi..e a proposito l'aceto bianco costa poco, molto poco...)

p.p.s se avete il cotto in casa....... provate con l'aceto...e vedrete il risultato..

PULITUTTO - PULIVETRI

Ingredienti:

100 ml di alcool etilico non denaturato ( per liquori)
400 ml di acqua distillata
8-10 gocce di detersivo per piatti
5 o più gocce di olio essenziale a scelta

Mescolare il tutto in un flacone o in uno spruzzino.

Uso: sgrassante, detergente per pulizia di vetri, pavimenti, piastrelle, ceramica, sanitari, lavello della cucina, formica e superfici lavabili in genere. Per denaturare l'alcool etilico (quello rosa) vengono utilizzate sostanze molto inquinanti es. il bitrex. L'alcool etilico puro è inodore anche se più costoso. E' consigliato l'uso di acqua demineralizzata quando l'acqua domestica è molto calcarea e potrebbe lasciare aloni di calcare su inox, specchi e vetri. Un trafiletto di Officina Naturae spiega che i detergenti per vetri in vendita ( anche quelli ecologici) sono di solito composti al 95% di acqua e solo il restante 5% è detergente. Possiamo quindi risparmiare soldi e plastica.

Lisciva di cenere

LA LISCIVA DI CENERE

Chi ha la fortuna di avere un caminetto, in questo periodo in cui viene tenuto acceso, ha a disposizione una discreta quantità di cenere. Anzichè buttarla può preparare della liscivia di cenere da usare come detergente ecologico. Per liscivia in questo caso, non si intende quella che facevano le nostre nonne per produrre sapone, ma di un acqua ottenuta dalla cenere molto versatile in casa per le pulizie.

LISCIVA DI CENERE
Ingredienti:
1 parte di cenere di legna
5 parti di acqua di rubinetto
Preparazione:
Setacciare la cenere, metterla in una capiente pentola e aggiungere 5 parti di acqua. Portare a bollore e lasciare sobbollire dolcemente per 2 ore, mescolando ogni tanto. Spegnere, coprire la pentola e lasciarla riposare senza agitare fino al giorno seguente.
Il giorno dopo la cenere si sarà depositata sul fondo della pentola formando uno spesso strato, mentre l'acqua in superficie, che ormai non può più essere definita tale, ma lisciva (o liscivia), si presenterà quasi trasparente. A questo punto bisognerà preparare un'altra pentola sulla quale mettere un passino o un colapasta in cui sistemare un tessuto di cotone (meglio se bianco e successivamente da buttare) o un filtro adatto allo scopo.
Versare la lisciva nel colino facendo attenzione a non smuovere il deposito che deve rimanere sul fondo dell'altra pentola. La lisciva così ottenuta va lasciata decantare per qualche ora per verificare se si depositano delle polveri, in qual caso andrà filtrata nuovamente. Si mette ancora a riposo e si aspetta. Se necessario filtrare più volte fino ad ottenere una soluzione trasparente.
Quando la lisciva finalmente si presenterà limpida e trasparente versarla in flaconi di plastica o tanichette (vanno bene quelle dell'acqua distillata) per un futuro utilizzo.
Il prodotto non ha scadenza quindi se ne potrà preparare una discreta quantità per volta.
Uso:
Si può impiegare in molti modi.
Per i piatti: aggiungerne circa 50ml nell'acqua del lavaggio insieme al detersivo, per piatti e pentole particolarmente sporchi.
Per il bucato: in lavatrice come sbiancante e per aumentare l'azione pulente del detersivo o del sapone (80ml circa ad ogni lavaggio).
Per i pavimenti: aggiungerne un tappo o più nell'acqua del secchio.
Per tutte le superfici lavabili: (ad eccezione di marmo e legno): in questo caso si può riempire uno spruzzino con la lisciva ed aggiungere una decina di gocce di oli essenziali, come limone e/o tea tree come igienizzanti.
Poiché la lisciva ha l'aspetto dell'acqua, preferisco aggiungere nello spruzzino 1 goccia di colrante alimentare blu (quello per i dolci), in parte per non confonderlo con altri prodotti, in parte perché la trasparenza lascia pensare che si tratti di un prodotto molto leggero, spingendo a quantità eccessive di utilizzo, quando invece si tratta di un detersivo molto potente.
Lo spruzzino si può utilizzare per tutte le superfici lavanbili (piano della cucina, scrivanie in formica ecc..), lavandini, piani cottura e mattonelle.
E' indicato anche per la pulizie dei vetri.
La pasta di lisciva che rimane nella pentola, può essere anch'essa sfruttata. Si presta ad essere utilizzata per lavare i piatti mettendone una piccola quantità direttamente sulla spugnetta.
non vanno bene i pellets e tutti i tipi di legna che provengono da piante ricche di tannino.. no castagno, acacia, quercia,abete soprattutto.. ideale invece il frassino..

SAPONE LIQUIDO PER LANA E BIANCHERIA DELICATA

Ingredienti:
1 panetto da 500 gr. di sapone Alga

500/600 gr. acqua di rubinetto
2 cucchiai di fiori secchi di lavanda

1 cucchiaio di glicerina vegetale
20 gocce o.e. lavanda (facoltativo)


Preparazione:
Versare 500 ml di acqua in un pentolino e portare ad ebollizione. Spegnere ed aggiungere i fiori di lavanda. Coprire e lasciare in infusione 15 minuti.
Nel frattempo tagliare il sapone a fette di un paio di centimetri e metterlo in un altro pentolino. Filtrare l'infuso con un passino a maglia fitta e versarlo sui pezzi di sapone. Aggiungere la glicerina. Accendere
il fornello e scaldare. Spegnere non appena l'infuso si avvicina al punto di ebollizione. Girare con un cucchiaio e coprire.
Attendere un paio d'ore e verificare se il sapone si è sciolto bene. Se ancora ci fossero dei pezzi riaccendere il fornello e scaldare ancora. Spegnere nuovamente non appena il sapone accenna a bollire. Girare con un cucchiaio e coprire.
Quando il sapone si sarà raffreddato versarlo in un flacone da 1 litro. Aggiungere gli oli essenziali (se si è scelto di metterli) e altra acqua fino a riempire il flacone.


Uso:
Usare come un normale sapone per indumenti delicati.
Per lavaggi in lavatrice versare 150 ml di sapone in una pallina dosatrice. Versare nel cestello prima di inserire gli indumenti. Aggiungere 1 cucchiaio di bicarbonato e avviare un programma adatto.
In sostituzione dell'ammorbidente si può mettere dell'aceto come spiegato qui, riempiendo la vaschetta a metà.
L'aceto può essere usato con tutta tranquillità anche per la lana, conferisce morbidezza e mantiene inalterati i colori.
Per lavaggi a mano mettere un tappino di sapone in un catino di acqua tiepida. Immergere i capi da lavare e procedere come d'abitudine. Si può aggiungere 1 cucchiaio di aceto bianco nell'acqua dell'ultimo risciacquo.

SAPONE LIQUIDO MULTIUSO (per 1 flacone da 1 litro)

Ingredienti:
1 panetto da 500 gr. di sapone Alga
500 ml di acqua di rubinetto
20 o 30 gocce di oli essenziali a piacere

Preparazione:
Con un coltello tagliare il sapone a fette di 2 cm
e metterlo insieme all'acqua in una pentola.
Accendere il fornello e portare dolcemente ad ebollizione. Spegnere e coprire. Lasciare così fino a quando il sapone non si sarà sciolto. Data l'elevata quantità di acqua non ci metterà molto, ma se dopo un paio d'ore dovessero esserci ancora dei pezzi insoluti, si può scaldare di nuovo e ripetere l'operazione precedente, fino a quando il sapone non si sarà sciolto del tutto.
Quando il sapone è freddo versarlo in un flacone da 1 litro, aggiungere poca acqua fino a riempimento. Sulla base dell'uso che se ne farà, si possono aggiungere degli oli essenziali come rosa, geranio, lavanda, ma anche agrumi o tea tree per un'azione disinfettante.


Uso:
Per lavare i piatti - si possono scegliere oli essenziali di agrumi come limone, arancio dolce, lime, da soli o in combinazione tra loro. Per gradevoli combinazioni se ancora non lo avete, potete richiedere il file in pdf OLI ESSENZIALI PER BUCATO-PIATTI-PAVIMENTI che invio ai miei sostenitori su richiesta (le modalità di invio si trovano nella homepage del blog). Lavare i piatti con il sapone è sempre più difficoltoso che farlo con un detersivo, perché nel sapone non ci sono sequestranti. Sostanze inquinanti, che però garantiscono risultati di lavaggio perfetti. Senza sequestranti il risultato più o meno soddisfacente dipenderà dalla durezza della acqua della zona in cui si vive. Se però vi accontentate di risultati discreti, perché mossi dalla nobile causa di rispettare l'ambiente potete usare il sapone applicando i consigli riportati nell'articolo 10 passi per lavare i piatti senza detersivo.
Per i pavimenti - Versare 1 o 2 tappi di sapone in mezzo secchio d'acqua e procedere con la pulizia. L'uso del sapone è indicato anche per pavimenti in marmo. Sciacquare il pavimento con acqua.


SPRUZZINO DI SAPONE
Con il sapone liquido appena fatto possiamo riempire uno spruzzino ed usarlo in svariati modi:

per lavelli, piani cottura, superfici lavabili - spruzzare, strofinare e sciacquare

per i sanitari - spruzzare, passare una spugnetta e sciacquare

per disinfettare il w.c. - aggiungere nello spruzzino 60 gocce di o.e. di tea tree e 60 gocce di o.e. di rosmarino. Spruzzare dentro e fuori il w.c. ed attendere almeno 10 minuti prima di sciacquare

per pretrattare la biancheria - molto efficace per colli e polsi di camicie, per aloni delle federe e per rimuovere l'odore di sudore dalle ascelle di magliette e camicie. Aggiungere nello spruzzino 50 gocce di o.e. di eucalipto e 50 gocce di o.e. di tea tree. Spruzzare sulle aree interessate prima di mettere in lavatrice.

PASTA DI SAPONE AL BICARBONATO PULITUTTO!
Questa pasta è davvero eccezionale, perché grazie al fatto che il prodotto non è liquido possiamo utilizzare il sapone insieme al bicarbonato e sfruttare le virtù detergenti, deodoranti, antimuffa, antimacchia e anche un po' sbiancanti di cui il bicarbonato gode, purtroppo il bicarbonato non si può aggiungere al sapone liquido perché si deposita sul fondo del flacone.
Con questa pasta si potranno lavare con successo persino i piatti.

Ingredienti:
1 panetto da 500 gr. di sapone Alga
1 pacchetto da 500 gr. di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di soda Solvay
2 cucchiaini di sale fino
100 gr. di fecola di patate
20 ml di alcol etilico denaturato (quello rosa)
100 ml di acqua di rubinetto
40 gocce o.e. limone
30 gocce o.e. arancio dolce
20 gocce o.e. eucalipto
10 gocce o.e. tea tree

Preparazione:
Versare in un pentolino 100 ml di acqua di rubinetto. Aggiungere 2 cucchiaini di sale e 1 di soda Solvay. Accendere il fornello e scaldare. Quando la soda si è sciolta aggiungere il sapone Alga tagliato grossolanamente a fette. Dato che c'è poca acqua tenere il fornello al minimo e prestare molta attenzione a non bruciare il sapone. Girare con un cucchiaio e cuocere lentamente fino a quando il sapone non è quasi sciolto del tutto (se rimane qualche pezzettino non ha importanza). Se durante questo procedimento l'acqua saponata salisse di livello perché si sta scaldando troppo, spegnere e proseguire per un po' con il fornello spento. Eventualmente se il sapone stentasse a sciogliersi, dopo un po' riaccendere il fornello.
Quando il sapone è sciolto spegnere tutto.
Prendere il pacchetto di bicarbonato preparato in precedenza e versarne una piccola quantità nel sapone caldo (circa 100 gr.). Iniziare a girare con il cucchiaio. Il bicarbonato reagisce con il sapone facendo una schiuma abbondante e alzando il livello del sapone. Si produce molta anidride carbonica, un po' come quando si mettono insieme bicarbonato e aceto (in forma più leggera però). Quando la reazione si è un po' calmata aggiungere dell'altro bicarbonato, sempre poco per volta e girare. Piano piano inglobare tutto il bicarbonato. Continuare a girare per un po'. Sulla pasta si continueranno a formare delle bolle per diverse ore, ma dopo un po' coprire la pentola e lasciarlo lì fino al giorno dopo. Ogni tanto durante la giornata si può dare una girata con un cucchiaio per accellerare la reazione del bicarbonato.
Il giorno dopo la pasta mostrerà ancora un po' di attività e sarà così per un paio di giorni, ma non c'è da badarci. Aggiungere alla pasta di sapone 20 ml di alcol etilico denaturato e gli oli essenziali. Girare per distribuirli bene e infine versare poco per volta la fecola. Girare
fino ad ottenere un prodotto omogeneo che si presenterà come una crema densa.
Versare la pasta in un bel barattolo di plastica a collo largo e chiudere. Nei giorni a seguire il prodotto potrebbe indurire un po'. Se ciò dovesse avvenire si può aggiungere qualche cucchiaio d'acqua e girare fino ad ottenere la densità giusta. Se ciò dovesse verificarsi anche dopo si può sempre aggiungere un filo d'acqua per regolarne la densità.

Uso:
La presenza del bicarbonato e degli oli essenziali ne fanno un prodotto davvero versatile.
Vediamo le applicazioni principali.

PASTA AL BICARBONATO PER I PIATTI
E' da provare, deterge a meraviglia. Utilizzare prelevandone con una spugnetta una quantità pari a 1/2 cucchiaino per volta. Lavare i piatti seguendo i consigli sul lavaggio riportati nell'articolo: 10 passi per lavare i piatti senza detersivo

PASTA AL BICARBONATO PER IL BAGNO
Usare su una spugnetta. Per i sanitari è preferibile usare le spugnette dal lato abrasivo. Per spugnette intendo quelle per i piatti che da un lato sono spugna e dall'altro di un materiale leggermente abrasivo (verde). Non c'è da temere che graffino, ma lavare i sanitari con i detersivi autoprodotti è sempre più difficile e la parte abrasiva facilita la rimozione dei depositi di sapone e di minerali. Con un cucchiaino di pasta si lavano tranquillamente tutti i sanitari del bagno. Sciacquare utilizzando una spugnetta morbida di cellulosa. La rubinetteria andrà trattata a parte con una soluzione di acqua e acido citrico al 15% o con dell'aceto.

PASTA AL BICARBONATO COME PRETRATTANTE MACCHIE
Davvero efficace sulle macchie e per rimuovere l'odore di sudore, da non perdere!
Per trattare le macchie applicare un po' di pasta sulla macchia prima di mettere in lavatrice prelevandola con una spugnetta o una calza bagnata, in modo che con un po' d'acqua il sapone si attacchi meglio sul tessuto. Ancora meglio se si riesce a trattare le macchie il giorno prima del lavaggio. La pasta si può usare anche per rimuovere gli aloni di sudore da colli e ascelle di magliette, camicie e dalle federe e per rimuovere il bordo scuro dai polsini di camicie o giacconi. In questo caso prendere un po' di pasta con un panno bagnato e leggermente strizzato. Un paio di collant da buttare, arrotolati ed annodati sono l'ideale, provateli! Quindi bagnare la calza e strizzare leggermente, prelevare un po' di pasta e aiutandosi con l'acqua del panno o della calza, strofinare per insaponare e bagnare contenporaneamente (provate i collant per questi lavori, sono eccezionali per strofinare e non macchiano i tessuti con il proprio colore). Il bicarbonato con la sua azione leggermente abrasiva rimuove gli aloni e grazie alla sua azione deodorante assorbe parte degli odori sgradevoli dai tessuti. Quando i punti critici sono insaponati mettere i capi in lavatrice e procedere con il lavaggio.

PASTA AL BICARBONATO PER PIANI COTTURA E SUPERFICI LAVABILI
Utilizzare come si fa con altri prodotti per questo uso e risciacquare.
Si può usare anche per porte e finestre verniciate, per il forno e per detergere mattonelle particolarmente sporche come quelle della cucina. Usare in piccole quantità e risciacquare sempre.

(p.s. il sapone d'alga si trova nei migliori supermercati, e anche on-line, costa pochissimo..)

Rimedi naturali contro la muffa in casa....

Muffa. Basta la parola per cambiare l’umore di una persona. Siete finalmente riusciti a trovare i soldi per acquistare la vostra casetta, vi aggirate fra le sue mura tutti contenti e soddisfatti, quand’ecco che con orrore la vedete. Istintivamente vi domanderete cosa avete sbagliato, ma il problema è molto più comune di quanto si pensi: quotidianamente moltissimi di noi pongono l’angosciosa domanda: “Come posso combattere la muffa?”, nella speranza che qualche conoscente gli suggerisca un’invenzione degna di Archimede Pitagorico.

Sfortunatamente, molti sedicenti esperti di manutenzione casalinga offrono come suggerimento l’utilizzo della candeggina. Nulla di più sbagliato: le sue componenti possono portare la muffa a diffondersi ulteriormente, peggiorando il problema invece di risolverlo.

La muffa altro non è che un fungo che si manifesta sotto forma di macchie verdi o nere sulla superficie dei muri o dei soffitti, sui bordi delle finestre, sui mobili o sui tappeti, in bagno, in cucina e ovunque vi sia un elevato tasso di umidità. Le cause della sua diffusione possono essere rintracciabili anche in sistemi di riscaldamento non installati correttamente o poco efficaci. Ma questo non è il solo disagio. La muffa emana tossine nell'aria, dannose per gli esseri umani: i loro effetti si manifestano attraverso un indebolimento del sistema immunitario e con l'apparizione di difficoltà respiratorie. Certo, questo funghetto può avere anche proprietà positive – è essenziale per realizzare il brie e la penicillina, per esempio – ma è davvero fastidiosa, specialmente quando si espande incontrollata nelle nostre case.

Partiamo allora da alcune considerazioni di base, per essere preparati a combattere la nostra “crociata” contro la muffa.

1) Anche la muffa ha fame
In fondo, è un essere vivente e, in quanto tale, ha bisogno di nutrirsi; ebbene, i bagni le offrono un ricco menu. Nelle docce e ai bordi delle vasche, per esempio, non è inusuale vederla crescere fra le linee di cemento. La muffa si ciba, infatti, dei depositi di materiali organici che espelliamo quando ci laviamo, e che vengono assorbiti dal cemento nel momento in cui ci risciacquiamo e facciamo schizzare l’acqua.
Soluzione: far morire di fame la muffa (e non sentirsi assassini…)
Coprite sempre le mattonelle del vostro bagno, in modo tale che la muffa non abbia possibilità di iniziare a nutrirsi di eventuali residui. Questa semplice norma preventiva vi permetterà di evitare l’utilizzo di dannose sostanze chimiche per rimediare agli eventuali danni.

2) La muffa ha una cotta per l’umidità
Proprio come noi, non può vivere di solo cibo: ha bisogno anche di acqua, o meglio di vapore acqueo. Quando facciamo una doccia o un bagno caldo, il vapore si concentra sul soffitto, sulle pareti e perfino sulle piastrelle.

Soluzione: tenete il bagno asciutto con una ventola
Il miglior modo di evitare l’accumulo dell’umidità è installare una ventola in bagno. Probabilmente non sarà sufficiente dopo una lunga doccia: lasciate quindi la ventola accesa almeno 15 minuti dopo essere usciti dal bagno. Un timer sarebbe la soluzione ideale per essere sicuri di evitare inutili consumi energetici.

Detersivo fai-da-te contro la muffa
Si sa, in tempo di crisi, è sempre bene risparmiare euro preziosi quand’è possibile: ecco quindi alcune indicazione rapide e semplici per preparare un detersivo contro la muffa comodamente in casa propria:
Ingredienti:
700ml di acqua,
2 cucchiai di acqua ossigenata da 30/40 volumi,
2 cucchiai di bicarbonato di sodio
2 cucchiai di sale fino.
Preparazione
Sciogliete il bicarbonato e il sale fino nell’acqua, quindi versate tutto in uno spruzzino che abbia la capacità di almeno un litro, per poter contenere anche l’acqua ossigenata in espansione.
Versate in un flacone, aggiungete l’acqua ossigenata e agitate bene prima dell’uso.
Applicate sulla superficie da trattare, magari aiutandovi con un vecchio spazzolino da denti per raggiungere i punti più difficili.

Altri accorgimenti da utilizzare

Se ancora non bastasse, ricordate di:
- non asciugare i vestiti in casa
- non esagerare con le piante da appartamento e non annaffiarle troppo
- montare cappe di aspirazione per le cucine
- evitare armadi a muro troppo ingombranti
- tenere la doccia pulita: se ve ne occupate solo una volta all’anno, dovrete indossare occhialoni protettivi e sperare che qualcuno dall’alto vi protegga
- tinteggiare le pareti con pitture a calce, che evitano il proliferare delle spore.
Ora sapete cosa fare, quindi… al primo segnale di muffa, scatenate l’Inferno!

Detersivo per piatti e lavastoviglie fai da te...


Il più naturale ed ecologico detersivo per lavare i piatti a mano è... Da Dan! L’amido della pasta, ovvero l’acqua di cottura di spaghetti, riso e affini.
Quando scolate la pasta conservatelo in una grande bacinella: nella quale, una volta mangiato, immergerete le stoviglie. Questa meraviglia non vi rovina le mani, piuttosto le nutre e vi dirò di più, ho letto che fa bene anche al viso se la si usa, fredda, come latte detergente!
L'amido della pasta non si conserva e freddo non sgrassa quasi per niente!
Aggiungete un pò di aceto bianco.. e vedrete..

UNA PICCOLA NOTA CURIOSA
I piatti si lavano in quest’ordine:
• Bicchieri e posate
• Piatti
• Pentole, padelle etc..

Rimedi naturali: togliere le macchie dai tessuti



guida pratica per togliere le macchie dai tessuti

CAFFE': come togliere le macchie di caffè: sui tessuti di lino e di cotone basta utilizzare acqua bollente in quantità, a differenza della seta e della lana che ha bisogno di un aiuto con il sapone di Marsiglia, sfregandolo sulla macchia e poi risciacquato con abbondante acqua calda. E’ bene al momento che viene fatta la macchia che venga detersa con acqua gassata. Se le macchie sono vecchie e fanno difficoltà ad andare via si possono tamponare con una leggera dose di alcool. Per le macchie più impegnative sulla lana o sulla seta si scioglie un tuorlo d’uovo nell’alcol e con un batuffolo imbevuto della miscela si strofina la macchia.E' un ottimo rimedio naturale.

CIOCCOLATA:come togliere le macchie di cioccolata: per la lana, la seta, il lino colorato e il cotone bisogna diluire un po’ di ammoniaca in acqua e immergervi la parte, per il cotone e il lino bianco invece si insapona con acqua fredda e varechina.

GRASSO: come togliere le macchie grasso: per tutti i tessuti come la lana, la seta, il cotone, i l lino colorato e i tessuti sintetici il grasso si può togliere con facilità mettendoci subito del borotalco, se mancasse va bene anche del lievito basta che sia in polvere. Aspettare almeno un’ora poi spolverare la parte ed eseguire una ricca lavatura passando prima del sapone di Marsiglia a secco sulla parte e poi acqua ben calda. Un ultimo consiglio molto utilizzato attualmente: strofinare la macchia a secco con il sapone per i piatti, meglio se ecologico. Poi lavare con acqua ben calda.

OLIO: come togliere le macchie di olio: Vedi Rimedi Naturali > Come togliere le macchie di grasso

MORCHIA: come togliere le macchie di morchia: mettere a bagno la parte con acqua bollente unita ad ammoniaca e bicarbonato. Tenere per alcune ore e poi intervenire con Marsiglia a secco e forte strofinata e poi lavare con acqua bollente.

MUFFA: come togliere le macchie di muffa: la muffa si toglie bene dai capi utilizzando il latte bollente, immergendovi la parte fino al totale raffreddamento del liquido. Lasciare asciugare al sole il tessuto, poi procedere con il lavaggio.

CERA:come togliere la cera: si fa in modo che la cera solidifichi, poi con un cucchiaio si elimina quanto è possibile stando attenti a non intaccare il tessuto. Poi si poggia il tessuto fra due fogli di carta assorbente e si stira spostando la carta man mano che la cera vi si attacca. A fine lavorazione si strofina la macchia d’unto con un batuffolo imbevuto d’alcool e si procede a lavare.

INCHIOSTRO: come togliere le macchie di inchiostro: bisogna intervenire appena avviene la macchia con succo di limone e sale, facendo assorbire l’inchiostro dal sale e poi risciacquare. Ripetere più volte fino a quando non scompare la macchia. Altra scuola di pensiero vuole che si strofini prima la macchia con il latte e poi con il succo di limone. Effettuare più volte fino a togliere tutta la colorazione e poi lavare.

FANGO: come togliere il fango: conviene far seccare il fango sul tessuto, poi scuotere la parte e spolverarla, a questo punto si può pulire con acqua e aceto. Basta un cucchiaio per circa 200 ml d’acqua. E poi passare al lavaggio con acqua calda.

NICOTINA: come togliere le macchie di nicotina: utilizzare un batuffolo di cotone en imbevuto con acqua ossigenata. Strofinare la parte fino a togliere tutto l’alone. Procedere con il lavaggio con acqua calda e sapone di Marsiglia

SANGUE: come togliere le macchie di sangue: sciacquare subito con acqua fredda strofinando bene la parte. Per i cotoni : provare a fare una pasta con amido in polvere diluito con acqua. Applicare sulla parte e aspettare che asciughi. A questo punto spazzolare e lavare ad acqua fredda. C’è chi invece mette la parte in ammollo con acqua fredda e ammoniaca. Poi lavare abbondantemente la parte.

VINO ROSSO: come togliere le macchie di vino rosso: le tovaglie sono sempre tempestate di macchie di vino che non se ne vanno. Le nonne per le macchie sulla lana, la seta, il cotone e il lino lavavano la parte con il vino bianco. Oppure si passa del sale fino sulla parte macchiata e si fa assorbire, poi si lava con acqua ben calda.

RUGGINE: come togliere le macchie di ruggine : cospargere la parte macchiata con del sale fino e una goccia di limone poi far asciugare bene al sole e lavare in acqua calda.

UOVO: come togliere le macchie di uovo: le macchie di uovo non son facilissime da far andare via, magari ci vorranno come per le macchie di ruggine più lavaggi. Comunque per tutti i tessuti è indicato immergere la parte macchiata in acqua fredda poi procedere con una saponatura diretta con il sapone di Marsiglia. Dopo una buona strofinata con il bruschino di saggina, passare ancora acqua fredda e controllare che la macchia sia andata via altrimenti ripetere le operazioni.

BIANCHERIA INGIALLITA: come sbiancare la biancheria ingiallita: immergere la biancheria nel latte, tenercela per almeno un paio d’ore poi far asciugare il tutto al sole. Di seguito lavarla con sapone di Marsiglia.

CATRAME: come togliere le macchie di catrame: qui sono necessari i metodi forti. Per il catrame bisogna intervenire con benzina o trielina, strofinando la parte con un batuffolo imbevuto con uno dei due prodotti. Se la macchia è sulla pelle basta utilizzare del cotone imbevuto in olio asportando così l’ultuosità.

Niente sprechi ma Rimedi Naturali: i detersivi naturali - Non buttare via l’acqua dove avete cotto i legumi, o la pasta. Per l’acqua di legumi: dopo averla bollita si può utilizzare per lavare la biancheria insieme ad un insaponata di Marsiglia. Per l’acqua della pasta: è ottima per lavare la seta e la lana.

DETERSIVO IN POLVERE E LIQUIDO PER LAVATRICE AUTIPRODOTTO

DETERSIVO IN POLVERE

Ingredienti:

1) sapone di marsiglia vegetale da grattugiare pian pianino!
2)bicarbonato di sodio
3))carbonato di sodio (soda x bucato e non soda caustica!!!)
facoltativa (per potenziare!):
4)borace (io non l'ho messa e ho trovato che sia già ottimo così!)

Mescolare tutto insieme in proporzioni 2:1:1(:1) e porre in un barattolo a chiusura ermetica; di tanto in tanto scuotere per bene il barattolo x evitare la sedimentazione del sapone in fiocchi.

Da usare in dose: mezza tazza per un pieno carico usando in più dell'aceto bianco come ammorbidente e se volete qualche goccia di olio essenziale sciolto in un cucchiaio di alcool alimentare a 95° ….e altro che "bianco che più bianco non si può"!

DETERSIVO LIQUIDO

Ingredienti:

sapone Marsiglia
soda x bucato
bicarbonato
acqua distillata fredda
acqua distillata calda

ed o.e. a piacere

in proporzioni: 2: 1: 1: 4: 3.

il da farsi è semplicissimo, basta grattugiare il sapone, unirlo all'acqua calda facendolo sciogliere in un pentolino a fiamma bassa per benino quindi a fuoco spento aggiungere la soda e il bicarbonato e rimestare con un cucchiaio di legno facendo sì che non si formino grumi ed avendo l'accortezza di dare anche qualche colpetto con il frullatore ad immersione se necessario quindi travasare il tutto in un contenitore per detersivo assolutamente riciclato, aggiungere l' acqua fredda e alcune gocce dell'o.e. scelto e scuotere con forza per qualche minuto lasciandolo infine riposare per qualche ora.

DEODORANTI PER AMBIENTI AUTOPRODOTTI

Deodoranti naturali per la casa fai da te con oli essenziali

Per eliminare i cattivi odori dalla nostra casa possiamo realizzare in modo fai da te dei gradevoli e profumati deodoranti per ambiente, utilizzando semplicemente oli essenziali ed erbe. Questi deodoranti fatti in casa rappresentano una valida alternativa a quelli che normalmente si vendono al supermercato e, che, in molti casi, contengono sostanze chimiche. La preparazione dei deodoranti naturali è molto semplice e ci porterà via soltanto qualche minuto.

Deodorante naturale alla lavanda e al pompelmo per la casa

Per realizzare questo tipo di deodorante per la casa ci occorrono: 1 cucchiaino di vodka, 15 gocce di olio essenziale di lavanda, 10 gocce di olio essenziale di pompelmo e 500 ml di acqua. Per la preparazione, iniziamo a versare la vodka e gli oli essenziali in una bottiglia a spruzzo da 500 ml e agitiamo bene il tutto per far amalgamare i vari ingredienti. Infine, aggiungiamo al composto l’acqua e agitiamo il tutto. Il nostro deodorante è pronto per essere utilizzato! Evitiamo però di spruzzarlo su stoffe o legno.

Deodorante naturale antisettico per la casa

Il deodorante antisettico è particolarmente adatto se si vuole impedire o contrastare lo sviluppo di microbi e batteri all’interno della casa. Ci occorrono: 1 cucchiaino di vodka, 20 gocce di olio essenziale di ginepro, 20 gocce di olio essenziale di eucalipto, 20 gocce di olio essenziale di lavanda e infine 500 ml di acqua. Per la preparazione bisogna seguire la stessa procedura del deodorante alla lavanda e al pompelmo, cambiando soltanto gli ingredienti. Evitiamo anche in questo caso di spruzzare il composto su stoffa o legno.

Deodorante naturale fresco bosco montano per la casa

Mescolando le essenze di sandalo, di pino e di ginepro possiamo ottenere un deodorante caratterizzato da un profumo fresco e asciutto. Ci occorrono: 1 cucchiaino di vodka, 10 gocce di olio essenziale di pino, 10 gocce di olio essenziale di ginepro, 10 gocce di olio essenziale di sandalo e 500 ml di acqua. La procedura da seguire per la preparazione è sempre la stessa.

Deodorante naturale alla vaniglia per la casa

Per ottenere questo deodorante è sufficiente collocare all’interno di una ciotolina (o un qualsiasi contenitore) un batuffolo di cotone e versare su quest’ultimo qualche goccia di estratto puro di vaniglia. Quando l’odore del deodorante svanisce sarà sufficiente aggiungere un altro pò di estratto di vaniglia.

Detersivo per lavastoviglie autoprodotto

Questa pasta di aceto e limone è facilissima e velocissima da fare: appena 10 minuti.

Ecco come procedere.
Prendere 1 limone grande, 200 gr di sale, 200 ml di acqua, 100 ml di aceto bianco.
A questo punto tagliare il limone a pezzi e tritatelo finemente in un mixer con il sale e un pochina d'acqua. Prendere un tegame di medio-piccole dimensioni, versare la pasta della frullatura, aggiungere il restante d'acqua e l'aceto e fare cuocere 10 minuti mescolando spesso. La vostra pasta lavante dovrebbe essere piuttosto soda.
Fate raffreddare e addensare e versare il tutto in un contenitore di vetro.Quando farete la lavastoviglie, mettetene due cucchiai nella vaschetta e buon lavaggio!

Lavare all'antica per risparmiare

Le nostre nonnine la sapevano davvero lunga.
Dalla cucina al bucato passando per l'orto avevano ben chiaro un concetto: in natura niente si distrugge, ma tutto si trasforma.
In questo post abbiamo recuperato alcuni antichi metodi per fare il bucato rispettosi del portafoglio e dell'ambiente.

Lana: lasciate i vostri indumenti di lana per 1 giorno in acqua e succo di limone (2 limoni per ogni litro d'acqua)

Seta: sciacquarla con acqua fredda a cui dovrete aggiungere 2 cucchiai di latte e qualche goccia d'acqua ossigenata.

Seta, lana e delicati si possono lavare riciclando l'acqua di cottura della pasta.

L'acqua dove è stato bollito un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone.

Non maltrattate la vostra seta! Per ravvivarla insaponatela, sciacquatela e lasciate a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone.

I pullover di cachemire si possono mantenere belli aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato nell'acqua di risciacquo.

Per mantenere a lungo brillante il nero della lana, utilizzate l'acqua di bollitura degli spinaci per lavarla! Oppure, fate bollire dell'edera nell'acqua e poi lavateci i vostri maglioni di lana nera.

L'acqua tiepida con l'aggiunta di patate crude grattugiate evita l'infeltrimento della lana. Importante sciacquare bene!

L'acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dono appretto a centrini e pizzi.

Pizzi e centrini si colorano di ecru intingendoli nel tè.

L'acqua di ammollo dei legumi secchi è ottima per lavare la biancheria delicata.

L'odore di urina dai tappeti si può eliminare con una soluzione d'acqua e aceto.

Se aggiungete 3 gocce di glicerina all'acqua nell'acqua di risciacquo garantirete delicatezza e morbidezza ai vostri capi di mohair.

Come Preparare L'Ammorbidente In Casa

Ecco una "ricetta" facile da eseguire completamente e rapidamente biodegradabile e quindi nel pieno rispetto dell'ambiente e degli animali e che vi farà risparmiare parecchi soldi in quanto gli ingredienti di cui è composto hanno dei costi molto bassi.

Occorrente

Acqua
150 gr. acido citrico
Olio essenziale
Flacone vuoto


La prima cosa da fare è trovare un flacone e pulirlo molto bene in modo che non contenga residui della precedente sostanza. Consiglio comunque di utilizzare flaconi che precedentemente contenevano detersivi ed escludere quelli che contenessero sostanze tossiche quali ammoniaca o candeggina difficili da rimuovere completamente.


Una volta pulito il flacone e fatto asciugare completamente aggiungere in esso un litro di acqua. L'ordine con cui vengono inseriti gli ingredienti è molto importante per la perfetta riuscita del prodotto. L'acqua del rubinetto va molto bene a meno che non ci sia una forte presenza di cloro; in questo caso farla decantare (inserirla in una bacinella e lasciarla riposare; in questo modo con il passare dei minuti il cloro tende a d evaporare) per almeno un paio d'ore prima di utlizzarla.


Dopo aver inserito l'acqua aggiungere 150 gr. di acido citrico (si presenta sotto forma di granuli tipo sale grosso). Per questa operazione servirsi di un imbuto che permetterà di non disperdere del prodotto fuori dal flacone. L'acido citrico è l'ingrediente principe di questa "ricetta" (elemento di origine naturale in quanto si può estrarre dai funghi o è di estrazione minerale) che si può trovare in drogheria, nei supermercati che vendono prodotti bioecologici o su Internet. L'acido citrico esercita tutte le funzioni dei prodotti chimici che si trovano negli ammorbidenti industriali. Chiudere il tappo ed agitare per alcuni istanti in modo da amalgamare il tutto. La composizione non farà alcuna schiuma (è normale non preoccuparti).
4 Infine aggiungere l'olio essenziale che avrà il compito di dare una profumazione al tuo ammorbidente fai da te. In questo senso non ci sono limitazioni di profumazione ed io posso dire di privilegiare la lavanda (30 gocce). La quantità dipende molto dal gusto personale e comunque consiglio di non esagerare all'inizio (si possono sempre aggiungere). 20/25 gocce possono bastare per la maggior parte di profumazioni. A questo punto riagitare il tutto ed il tuo ammorbidente fatto in casa è pronto. Versare 60 ml nella vaschetta dell'ammorbidente della lavatrice o quanto basta nel bucato a mano.

Crema al bicarbonato per acciaio e alluminio...


Vi mostro un rimedio semplice ed efficace per pulire e lucidare i vostri utensili in acciaio e/o alluminio.
Questo sistema sfrutta il già noto potere sgrassante e igienizzante del bicarbonato e ci consente di creare in casa un biodetersivo molto economico.

Prendete un vasetto di vetro e riempitelo per 2/3 di bicarbonato.
Aggiungete dell'acqua fino a formare una cremina densa ma non troppo liquida.
Prelevate una modesta quantità di prodotto per pulire pentole e stoviglie.

Ho testato personalmente questa cremina e ne sono soddisfatta. Ottima anche per la moka!

Per una dimostrazione date un occhio al video dell'amica Ninfea, da cui ho preso spunto:

www.youtube.com/watch?v=JOMz9CzxhpI



siti utili ed interessanti :

QUI troverete di tutto e di più...dalla cura-pulizia del corpo, pulizia casa, ricette vegan e vegetariane...

QUI come fare in casa il sapone di marsiglia, ma all'interno del sito tante altre notizie utili...

QUI 50 modi di utilizzare il bicarbonato di sodio
e all'interno di questo sito altri consigli utili..

[b]QUI[/b] altro sito utile....da girare!

[b]qui[/b]altro sito utile

DA SAPERE


Dove si trova il percarbonato ?

Molti "seguaci della via bioallegra alla detersione" ci domandano come riconoscere il percarbonato fra i vari additivi in commercio.
In effetti non hanno torto perchè le confezioni di additivi in vendita nei supermercati quasi mai dichiarano precisamente il contenuto, ma si limitano a frasi del tipo "Sbiancante a base di ossigeno" che possono valere sia per il percarbonato che per il perborato (tossico e perciò da evitare). Per essere sicuri che si tratti di percarbonato bisogna comprare in internet o nei negozi biologici, oppure bisogna cercare bene la composizione sulla confezione o sul sito internet del produttore, facendo attenzione che può anche essere indicato col nome internazionale di Sodium Carbonate Peroxide.
Diamo qui di seguito un elenco di prodotti a base di percarbonato con l'indicazione del sito internet dove si possono acquistare per corrispondenza o della linea di supermercati che li distribuiscono.

Per alcuni diamo la composizione in base alle informazioni reperite nel web (ci scusiamo per eventuali imprecisioni).
In rosso i componenti sintetici inquinanti, in giallo quelli sintetici tollerabili.
L’elenco è formulato tenendo conto della percentuale di percarbonato dichiarata, della presenza di componenti inquinanti e della pubblicazione in internet della scheda tecnica, che sarebbe obbligatoria per legge.

WITT 100% percarbonato
100% percarbonato di sodio

Ananda Assisi Smacchiante bio all'ossigeno attivo
100% percarbonato di sodio purissimo

BioLine Nivel
Percarbonato di sodio puro

Innerlife - NLS001 BIO SMACCHIANTE
100% percarbonato di sodio purissimo

Sonett
Percarbonato 70%
Soda

Officina naturae - Percarbonato Sbiancante Puro
Percarbonato 50%
Sodium Sulfate
Disodium Disilicate Sequestrante
Silice amorfa
Tetrasodium Etidronate Sequestrante fotodegradabile


Ecor POLVERE SBIANCANTE IGIENIZZANTE

Tra 5 e 15% sodium carbonate, sodium citrate
tra 15 e 30% sodium carbonate peroxide, sodium bicarbonate
sup a 30% sodium sulfate.
malaleuca alternifolia oil (tea tree oil)

Tea Natura - Smacchiatore Igienizzante
- Percarbonato di Sodio>30%
- Sodio Bicarbonato: 5-15%
- Acido Citrico: 5-15%
- Sodio Carbonato: 5-15%

Almacabio Biancosmacchia
- percarbonato al 15-20%
- sodio carbonato al 3-5%
- alchil polietossilato all’1-3% (parzialmente sintetico)
- sodio achilsolfato al 3-5%
- Antischiuma polvere granulare 1-3% (n.d.)

Alvito save & safe Sale smacchiante
Percarbonato
Soda
TAED – attivatore sintetico
Citrato di sodio
Tensioattivi di zucchero

Almawin candeggina in polvere delicata 500 g
percarbonato di sodio
soda
solfato di sodio
tensioattivi dello zucchero
TAED – attivatore sintetico
oli essenziali

Dexal Più Bianco Sbiancante
Sodium carbonate peroxide
Sodium sulfate / viscosizzante
Silica / abrasivo / antiimpaccante
Fatty alcohol polyglycol ethers / tensioattivo non ionico
Parfum
Secchiello rosso in plastica da 1 kg


Additivo Bucato capi bianchi Esselunga
sodio percarbonato 30%
solfato di sodio-sodium sulfate
carbonato di sodio-sodium carbonate
Profumo


W5 SMACCHIATORE MULTIUSO - Oxi-Forza
Barattolo da 750 g al LIDL
Sodium carbonate peroxide
Sodium carbonate
Ceteareth-25
Sodium C12-18 alkyl sulfate
Subtilisin – enzima


SBIANCANTE PAM Panorama
1 Kg
(P.S. NN VI HO MESSO I COLORI O Sì CHE STAVOLTA MI RICOVERAVANO..)
Visto la sudata... spero che la cosa vi sia gradita...
 
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Amin|742|
view post Posted on 22/7/2012, 14:34     +1   -1




e dio dovrei far leggere a mia mamma tutta sta roba ? :huh:

diventerebbe così: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
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CarloMagno.
view post Posted on 22/7/2012, 20:12     +1   -1




Interessante!!!!........bisognerebbe provare!!!!
 
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Xtime94
view post Posted on 26/7/2012, 14:40     +1   -1




dopo il primo rigo mi ero scocciato xD
 
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anto601960
view post Posted on 26/7/2012, 17:05     +1   -1




CITAZIONE (Amin|742| @ 22/7/2012, 15:34) 
e dio dovrei far leggere a mia mamma tutta sta roba ? :huh:

diventerebbe così: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

stampala .... che poco furbo che sei...
 
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Amin|742|
view post Posted on 26/7/2012, 21:54     +1   -1




e ciao anto..... nn ci capirebbe una mazza lo stesso.... hahahaha!
 
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anto601960
view post Posted on 29/7/2012, 08:05     +1   -1




<_< <_< <_< <_< <_< <_< <_< <_< <_< fà che non conosca mai tua mamma...
se no ti faccio portar via il pc... :angry:
 
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domenico_m_1964
view post Posted on 13/8/2012, 07:17     +1   -1




Anto, hai qualche soluzione per il calcare dai lavandini in fragranite?

Visto che sai tutto, provo a chiedere
 
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anto601960
view post Posted on 13/8/2012, 07:36     +1   -1




La prevenzione è il miglior modo di operare, tuttavia, qualora si formassero delle macchie, si consiglia di pulire utilizzando detergenti specifici per cucina. Segni particolarmente persistenti possono essere rimossi con un panno imbevuto di alcool o di una soluzione di candeggina diluita.
Risciacquare accuratamente.
Grazie alle specifiche del materiale Fragranite la superficie del lavello rimane inalterata al contatto, anche prolungato, con diverse sostanze tra cui: acido acetico, acido citrico, acido cloridrico, petrolio, benzina, alcool etilico, sostanze sgrassanti in generale, detersivi per lavastoviglie Coca Cola, Vino rosso, olio, caffè, thè, zafferano, barbabietola, carota...


Tipo di macchia Metodo di pulizia
Caffè Acqua fredda
Vino Rosso Acqua fredda
Olio d'oliva Acqua fredda
Detergenti per forno Acqua fredda
Ketchup Acqua fredda
Coca-Cola Acqua fredda
Crema per Acciaio Acqua fredda
Aceto Acqua fredda
Candeggina Acqua fredda
Lucido scarpe Crema Inox + Acqua fredda
Barbaietola Acqua fredda
Zafferano Acqua fredda
Pennarello Crema Inox + Acqua fredda
Mostarda Crema Inox + Acqua fredda
Iodio Crema Inox + Acqua fredda


in altro sito..

Nei casi in cui il fondo della vasca sia particolarmente sporco a causa del calcare che vi si deposita agire come segue:-versare acqua calda ( circa 70° C) nella vasca per un’altezza di circa 5/6 cm ;
-aggiungere due cucchiai di detersivo per lavastoviglie
-lasciare l’acqua per una/quattro ore (a seconda dell’entita’ dello sporco) e poi sciacquare abbondantemente, usando anche una spugnetta tipo SCOTCH-BRITE.
Se questo è fatto regolarmente, la superficie si manterrà pulita e libera da macchie persistenti.
Rimozione delle macchie
La prevenzione è il modo migliore di operare ma nel caso in cui si formino delle macchie si deve agire come segue:
a)Segni particolarmente pesanti possono essere rimossi utilizzando i vari detergenti da cucina presenti sul mercato (ad.es. AJAX);
b) Segni particolarmente refrattari possono essere rimossi con un panno imbevuto d’alcool o di una soluzione di candeggina diluita.
PULIZIA
Possono essere utilizzate spazzole tipo SCOTCH- BRITE in combinazione con qualcuno dei detergenti sopra citati.
La PULIZIA deve avvenire in senso rotatorio.
In alcuni casi può essere utilizzata carta sottile abrasiva umidificata o asciutta.
Sostanze fortemente ALCALINE come AMMONIACA, ACIDO MURIATICO, LA SODA CAUSTICA, PRODOTTI PER STURARE LO SCARICO DEL LAVELLO, TRIELINA , non dovrebbero essere lasciate depositare nelle vasche del lavello perché POSSONO ORIGINARE MACCHIE DIFFICILI DA TOGLIERE.
In alcune zone dove l'acqua è particolarmente dura si consiglia di rimuovere le macchie di calcare che possono formarsi sul lavello (anche in questo caso ciò può avvenire su tutti i tipi di lavelli) con detergenti appositi (es: DRAGO , VIAKAL)

io però seguirei questo :

ho un lavello infagranite nero della franke anche io, da 6 anni, il colore originale non lo ricordo quasi più, dopo un anno è diventato grigino e il calcare si nota sempre anche perchè essendo un materiale ruvido non è molto semplice da pulire.
io uso molto aceto, che almeno non inquina, il sabato sera riempio i lavelli di aceto bianco e lacio agire tutta la notte.
ho provato un prodotto aggressivo al massimo ma utile almeno 1 volta all'anno, il chillit bang disincrostante per il bagno. un portento.
 
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domenico_m_1964
view post Posted on 13/8/2012, 07:50     +1   -1




Si proprio quello in fragranite della Franke, quasi nero (ora quasi bianco)

Lo faccio provare
 
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anto601960
view post Posted on 20/8/2012, 08:10     +1   -1




A cosa serve avere un bel terrazzo se poi per andarci devi spalmarti di repellenti o mettere puzzolenti zampironi?
Cosi’ ci sono i vari sistemi per arginare il problema, alcuni sono artificiali mentre altri sono rimedi naturali.
Vediamoli.



LE ZANZARIERE




Si tratta di barriere meccaniche che possono essere fisse o mobili e che sono costituite sostanzialmente da reti a maglie abbastanza fitte da impedire l’ingresso delle terribili bestiole. Il tutto su appositi telai fissati alle finestre ed alle porte di casa. Quelle mobili sono in pratica delle tende, come quelle che gli esploratori delle savane mettevano sui letti per difendersi dagli insetti, hanno una efficacia relativa dovuta proprio alla loro mobilita’.
Il problema con le zanzariere e’ che impediscono il normale riciclo dell’aria nelle stanze. Ormai ve ne sono di facile installazione e sono disponibili nei centri fai da te anche dei kit di montaggio con tanto di istruzioni su ‘come montare una zanzariera‘ per chi vuole far da se’.



LAMPADE CONTRO ZANZARE




Sono trappole elettriche contro le zanzare che creano un effetto cortocircuito che uccide tutti gli insetti che attraversano il campo elettrico. Sono efficaci anche se oltre ad un fastidioso rumore di sottofondo possono dare un certo senso di rimorso per il modo cruento con cui gli insetti vengono uccisi.


INSETTICIDI E PRAY CONTRO LE ZANZARE




Sono prodotti che agiscono in vari modi, sul sistema nervoso delle zanzare allontanandole. Possono essere sotto forma di piastrine che riscaldate da appositi apparecchi elettrici emanano sostanze fastidiose che tengono lontane le zanzare, senza essere dannose per l’uomo, a condizione che vengano rispettate le cautele previste dal costruttore. Sono disponibili anche come spray, liquidi, zampironi a combustione lenta.


DISPOSITIVI A ULTRASUONI CONTRO LE ZANZARE




Si tratta di apparecchi elettrici che emanano ultrasuoni che riproducono il rumore del battito delle ali delle libellule, temute dalle zanzare oppure del battito d’ali dei maschi, in entrambi i casi tengono lontane le zanzare femmine, che sono quelle che pungono.
Infine abbiamo


RIMEDI NATURALI CONTRO LE ZANZARE




Molti sostengono che si tratti di palliativi, molto meno efficaci contro le zanzare dei prodotti chimici. Sara’ forse vero, ma ci sono almeno due fattori che ci dovrebbero indurre a preferirli:
nei Paesi infestati sul serio dalle zanzare, sono usati da millenni e sono tuttora utilizzati
non hanno effetti collaterali, sicuramente non sono dannosi e rispettano l’ambiente.
Esistono poi piante che sono riconosciute come rimedio contro le zanzare, dei veri zanzarifughi naturali e sono:

il basilico
la menta
il geranio
la catambra
il rosmarino



Un consiglio importante per non vanificare tutto: se le mettete in vaso, non usate sottovasi che sono veri e propri allevamenti per le larve o, se proprio non volete rinunciare ai sottovaso, alcuni sostengono che una monetina di rame (da 1 o 5 cent) nel sottovaso impedisce lo sviluppo delle uova di zanzara nell’acqua eventualmente stagnante.


ALTRI RIMEDI NATURALI




E’ noto da sempre che alcuni prodotti non sono graditi alle nostre amiche: aceto, limone, citronella, cipolla, aglio.
Quindi dal cassetto della nonna ecco alcuni sistemi naturali per creare delle barriere efficaci, dei rimedi naturali contro le zanzare :
fate un decotto mettendo in un pentolino alcune foglie di basilico e un mazzetto di foglie di menta e lasciate bollire per una ventina di minuti, lasciate quindi raffreddare e filtrate. Si otterra’ un liquido rinfrescante da poter spruzzare sul corpo nelle afose serate estive.
tagliate due cipolle o dei limoni a meta’ e poneteli su un piatto con la faccia tagliata verso l’alto dopo avervi infilzato diversi chiodi di garofano (cfr figura) e quindi posizionate i piatti vicino a porte e finestre come a formare una barriera per allontanare gli insetti
Inoltre sembra che consumare cibi ricchi di vitamina C, peperoncino, aglio e soprattutto lievito di birra dia alla sudorazione un odore impercettibile all’uomo ma estremamente sgradito agli insetti.

 
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10 replies since 17/4/2012, 09:49   44985 views
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